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Resoconto del Tavolo di Trattativa del 15 Novembre 2023

Nella trattativa del 15 novembre 2023, ci è stato chiarito che il “pacco del governo” per il nostro Natale è ancora più “truffa” rispetto a quanto già denunciato dalla FLC CGIL e indicato come motivazione dello sciopero di venerdì 17 novembre.

L’articolo 3 comma 3, del decreto-legge n. 145/2023, prevede infatti la facoltà di anticipare l’indennità di vacanza contrattuale (IVC) (comunque prevista da versare ogni mese ai lavoratori per il 2024) sullo stipendio del dicembre 2023, ma solo per il personale a tempo indeterminato e senza dare le risorse alle Università (mentre per i Ministeri le risorse sono state previste).

Con i calcoli fatti dal nazionale si prevede che la situazione media sia questa:

Categoria Personale

Incrementi necessari per mantenere il potere d’acquisto nel triennio
2022-2024

Aumento complessivo previsto dal governo (Ipotesi 6%)

Differenza economica annuale

Anticipo su aumento dicembre 2023

B

€ 3.924

€ 1.391

-€ 2.533

€ 776

C

€ 4.191

€ 1.485

-€ 2.706

€ 829

D

€ 4.865

€ 1.724

-€ 3.141

€ 963

EP

€ 5.501

€ 1.949

-€ 3.552

€ 1.088

CEL

€ 2.925

€ 1.037

-€ 1.888

€ 579

con una perdita media di circa 250 euro al mese in potere d’acquisto, per cui l’anno prossimo ci troveremo a lavorare l’equivalente di più di un mese di lavoro senza retribuzione.

Gli anticipi sull’indennità di vacanza contrattuale che l’Università ci dovrebbe erogare  portano però un ulteriore problema, infatti l'ammontare dell'anticipo sulla IVC verrebbe calcolato assumendo che l'anno prossimo non ci siano assenze dal servizio. Per cui qualora il dipendente invece, per aspettative od altri motivi, dovesse richiedere delle assenze dal servizio dovrebbe RESTITUIRE le quote relative a queste giornate di assenza anticipate a dicembre 2023. Questa eventualità diventerebbe poi una certezza per i colleghi inquadrati nelle fasce economiche più alte delle varie categorie B, C, D, EP: infatti con l’entrata in vigore del nuovo contratto l’indennità di vacanza contrattuale sarà calcolata in modo uniforme per tutti i colleghi della stessa area e quindi i colleghi che a dicembre 2023 avessero percepito l’anticipo dell’indennità sulla base della loro attuale fascia economica sarebbero sicuramente chiamati a restituire diverse centinaia di euro. A titolo di esempio se un attuale C6 o C7 percepirà un anticipo sulla IVC di 12 mesi per l’attuale fascia economica, una volta che entrerà in vigore il contratto avrà una IVC mensile parametrata su l’odierno C2 e quindi dovrà restituire tutto quanto percepito in più a titolo di anticipo.

Ci sono poi problemi tecnici sulla valutazione dell’anticipo sia rispetto al taglio del cuneo fiscale (che potrebbe essere vanificato dall’anticipo a dicembre 2023 di tutto l’anno 2024) sia rispetto alla possibilità di superare lo scaglione fiscale dovendo arrivare al livello di tasse più alto (che verrebbe compensato solo a febbraio prossimo).

Insomma, anche se la nostra amministrazione riuscisse a trovare i fondi per l’anticipo, si rischierebbe di dare a dicembre dei soldi ai lavoratori che in buona parte andranno restituiti l’anno successivo: immaginiamo la difficoltà di colleghi che li spendessero subito a doverli rendere nei mesi successivi.

Riguardo alla programmazione del personale e alle PEV (intanto è uscito il bando per le 5 progressioni da D a EP) si rileva che nel piano straordinario 2024 verranno riservati ben 19 punti organico alle esigenze strategiche della governance, a fronte di circa 35 per il PTAB e 37,5 per i docenti. Come rilevato anche dai nostri rappresentanti in Senato Accademico sarà necessario che una quota ampia di questi 19 punti sia dedicata all’assunzione di personale TAB per riequilibrare il nostro rapporto con la componente docente che è molto sotto la media nazionale (come rilevato anche dal Nucleo di Valutazione).

Preoccupa anche a noi la quota elevata di colleghi che danno le dimissioni o che passano ad altre amministrazioni anche dopo pochi mesi dall’assunzione a tempo indeterminato: sarebbe necessario che l’amministrazione avviasse una riflessione seria su questo aspetto.

Per la mattina del 27 novembre è già stato convocato un nuovo incontro di trattativa con il seguente ordine del giorno:

  1. Ipotesi di prima revisione accordo responsabilità e stato avanzamento responsabilità
  2. Confronto su lavoro agile, telelavoro e lavoro da remoto;
  3. Chiusure anno 2024;
  4. Comunicazioni.

Vi terremo come sempre aggiornati sulle evoluzioni.

Ultimo aggiornamento

27.11.2023

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