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Firmata l'ipotesi di contratto collettivo integrativo

Firmata l'ipotesi di contratto collettivo integrativo

Care colleghe, cari colleghi,

 

è con soddisfazione che annunciamo di aver firmato l’ipotesi di contratto collettivo integrativo del nostro Ateneo, dopo circa 6 mesi di contrattazione in difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. 

 

In attesa della diffusione del testo definitivo, che potrà esserci solo dopo il passaggio al Collegio dei Revisori dei Conti e al Consiglio di Amministrazione, vi anticipiamo che il nostro sindacato è riuscito a cassare una proposta dell’amministrazione che riteniamo pericolosa e irricevibile. Si trattava della cosiddetta “indennità di chiamata” o “di disagio”, che prevedeva una “disponibilità costante fuori orario di lavoro” senza alcuna forma di limitazione e tutela dichiarata, in cambio di una cifra mensile lorda irrisoria. 

Dopo un serrato confronto sui primi possibili destinatari di questa misura, nel tentativo di affrontare alcune situazioni nell’ottica di dare maggiori garanzie a quei lavoratori, abbiamo ritenuto di dover rimandare al mittente questa proposta dell’amministrazione, derogativa del Contratto Collettivo e troppo vaga nelle tutele e nelle finalità, che è stata quindi eliminata dal testo dell’accordo.

Inoltre un altro risultato ottenuto è che le posizioni organizzative e professionali potranno essere assegnate soltanto a seguito di un avviso interno, che rende più trasparenti le procedure di attribuzione da parte dell’amministrazione.

 

Una novità che vi anticipiamo è l’introduzione di un’indennità per la sorveglianza alle prove di ammissione, di 50 euro per i sorveglianti e 60 per i responsabili di aula, con l’impegno della rotazione. In fase di contrattazione siamo riusciti a rendere liquidabile questa indennità attingendo a risorse esterne al fondo, come già deliberato dal Consiglio di Amministrazione.

 

Sono inoltre raccolti nel contratto tutti i precedenti accordi che prevedevano la PEA senza bisogno di fare domanda e possibile già dopo due anni dall’ultima progressione, la PEV con i criteri delle progressioni in corso, l’impegno a incrementare, con risorse esterne, il fondo del salario accessorio degli operatori, collaboratori e funzionari che l’amministrazione ha ribadito, la quota dei part time attivabili fino al 25% dell’organico di ciascuna area.

 

Sono state introdotte anche le linee guida in materia di salute e sicurezza, che obbligano il datore di lavoro a presentare una relazione annuale sullo stato di attuazione delle misure di sicurezza in Ateneo.

 

È stato un lavoro molto lungo e faticoso, ma ci riteniamo soddisfatte/i di aver ottemperato al nostro dovere di difendere i diritti di tutte e tutti, senza lasciare nessuno indietro, cercando di onorare la grande responsabilità di rappresentanza di cui ci avete investito.

 

L’impegno prosegue, al lavoro e alla lotta!!

 

Le RSU CGIL

 

10 Ottobre 2025

 

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