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18 Ottobre Corteo Il Futuro (IR)Rompe

Perché è importante che le lavoratrici e i lavoratori della  scuola e dell’università sostengano e partecipino a questa manifestazione. Sottoscrivi l'appello.

18 Ottobre Corteo Il Futuro (IR)Rompe

 

Il prossimo 18 ottobre alle 14.30 a Firenze il Collettivo di Fabbrica ex GKN e la SOMS Insorgiamo hanno lanciato un corteo perché finiscano i mille rinvii e le mille attese che impediscono la partenza del nuovo progetto industriale. In un mondo che si riarma, infatti, anche il concetto di transizione ecologica dal basso è sotto attacco. La nascita della fabbrica socialmente integrata sarebbe invece una risposta che ci riporta all’economia della vita contro quella della guerra.

Perché è importante che le lavoratrici e i lavoratori della  scuola e dell’università sostengano e partecipino a questa manifestazione:

  • Perché la scuola e l’università hanno capito in massa in questo ultimo periodo l’importanza di mobilitarsi con forza per la Palestina. Sappiamo bene che  esiste una economia del genocidio che si esplicita anzitutto come politica di riarmo globale. Il riarmo globale è legato all’estrattivismo energetico e all’economia del fossile, e soffoca le altre economie possibili e necessarie: i percorsi di transizione energetica e conversione ecologica, il welfare, la crescita dei diritti sociali. In tutto questo il progetto di reindustrializzazione ecologica della ex Gkn è un piccolo, grande, “si può fare”, “si potrebbe fare” vicino a noi, sul nostro territorio.  E’ un intervento pubblico dal basso che nega l’intervento pubblico dall’alto per armare la società. E’ un germoglio di vita contro l’economia di morte che ci vogliono imporre.
  • Perché le indicazioni del ministro Valditara per i programmi della scuola e le prospettate riforme dell’Università sono enormi passi indietro che riportano a visioni asfittiche e non pluralistiche. Invece di  preparare le menti al futuro si cerca di eliminare le condizioni per lo sviluppo di senso critico. La giornata nazionale di mobilitazione contro tutto questo trova  spazio nella grande manifestazione intitolata  “Il futuro (ir)rompe” che partirà proprio dal Polo Universitario di Novoli.
  • Perché il DDL 1627 a firma dell’on Gasparri, sulla scia del Decreto Sicurezza, lungi dall’occuparsi di contrasto ai razzismi e all’antisemitismo reale, vuole criminalizzare piuttosto, attraverso sanzioni, segnalazioni, delazioni, la possibilità di espressione di critica e dissenso e limitare drasticamente la libertà di insegnamento. Perché di fronte a queste svolte autoritarie è fondamentale uscire dall’isolamento, connettersi, convergere con i movimenti per la pace, contro il genocidio, per la transizione ecologica, per i diritti, perché nessunə si salva da solə.
  • Perché la sconfitta della ex Gkn, ancora oggi, dopo 4 anni di lotta segnerebbe una vittoria per chi sostiene che le delocalizzazioni siano inevitabili, per l’ennesimo processo di speculazione finanziaria e immobiliare, per chi sostiene che dalla crisi industriale si esca con la conversione bellica dell’industria a discapito dei finanziamenti alla scuola, all’Università e alla sanità pubblica.
  • Perché coloro che, per professione, promuovono lo sviluppo umano e culturale delle nuove generazioni non possono rimanere indifferenti di fronte alla violenza, non solo economica, agita contro le lavoratrici e i lavoratori della ex-GKN in questi 4 anni, durante i quali abbiamo visto il sequestro di diritti e salario per licenziare, svuotare uno stabilimento e un territorio, agire una speculazione immobiliare. Accettare tutto questo vorrebbe dire creare un precedente di azzeramento dei diritti sul lavoro, persino di negazione dello stato di diritto, e l’ennesimo precedente di impoverimento di un territorio. Un precedente che pagheremo tutte e tutti, e soprattutto le nuove generazioni
  •  Perché GKN fa storia: l’assemblea permanente più lunga della storia d’Italia si inserisce consapevolmente nel solco del passato di questo territorio: il passato delle fonderie delle Cure, del Pignone, della FLOG. Il collettivo di fabbrica GKN ha fondato la SOMS Insorgiamo, riallacciandosi alle pratiche di mutualismo che la storia operaia fiorentina già conosce e ispirandosi alla vitalità sociale e culturale dei CRAL aziendali. Ma anche il passato della Resistenza: Insorgiamo, prima persona plurale, è il motto ripreso dalla canzone della Brigata Sinigaglia che ci dice che insieme possiamo cambiare le cose. La lotta GKN insegna che senza conoscere un territorio, la sua storia, il suo passato, senza saper interconnettere locale e globale, non si costruisce il futuro. E questa consapevolezza è quella che ogni giorno siamo chiamatə a trasmettere alle e agli studenti delle nostre classi
  • Perché GKN fa cultura: promuove da 4 anni eventi di convergenza culturale di ogni tipo, e organizza da tre anni un Festival della Letteratura Working Class unico in Europa. Perché come docenti sappiamo che viviamo in un’epoca di narrazioni tossiche che circolano a tanti livelli e che vanno combattute e disinnescate. Perché sappiamo che l’immaginario è importante e siamo a fianco di chi se ne prende cura.
  • Perché il legame tra scuola e lavoro non è fatto di alternanza, ma di unione, continuità, legame. La GKN fa scuola, insegna a prenderci cura di noi, degli altri, del mondo. Attiva un processo - per dirla con Freire - di umanizzazione degli uomini, per la loro liberazione permanente, che non si realizza solo all’interno delle loro coscienze, ma dentro la storia che essi hanno il compito di fare e trasformare ininterrottamente. La scuola ha il compito di educare le nuove generazioni ad agire sulla realtà, non a subirla

L’ex-GKN non deve diventare uno scheletro industriale in un territorio già esondato e cementificato, non deve essere un guscio vuoto a disposizione della speculazione, non deve essere una possibilità di futuro sacrificata sull’altare dell’economia del riarmo e del genocidio. GKN può e deve essere un tassello nella costruzione di un futuro sostenibile e più giusto, può e deve essere quel punto sulla linea del tempo in cui non accettiamo più di arretrare sui diritti, sul lavoro, sulla tutela del territorio, sul futuro, e invece, insieme, muoviamo un passo avanti.

Perché lottiamo per salvare la Palestina ma la Palestina ci insegna a salvare anche noi, a riprendere parola, a chiedere giustizia e futuro.

Per tutto, per altro e  per questo il 18 ottobre la scuola e l’università partecipano al corteo “Il futuro (ir)rompe”

 

Appello congiunto

FLC CGIL Università di Firenze 

Assemblea RSU scuola e docenti per la Palestina

 

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Per maggiori informazioni sul corteo di sabato 18 Ottobre potete visitare questa pagina

15 Ottobre 2025

 

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